Filosofo e teologo italiano. Nel 1278, difese le dottrine tomistiche contro la
condanna del Tempier (
Contra gradus et pluralitates formarum). Visse a
lungo a Parigi, dove commentò Aristotele, Porfirio e le
Sententia
di Pier Lombardo. Nel
De regimine principum E.R. svolse la teoria
aristotelico-tomistica dell'origine naturale della società politica e
dello Stato. In seguito, indirizzò il suo sforzo speculativo a rinsaldare
l'Agostinismo, pur senza abbandonare la via dell'aristotelismo tomistico. Nel
1301, si pubblicò la più nota delle opere di
E.R., il
De
ecclesiastica sive de Summi Pontificis potestate; tesi centrale del libro
è la piena potestà del papa, sia in materia spirituale sia in
materia temporale (Roma 1247 circa - Avignone 1316).